(Thanks
to Mr. Roy Marlow author of "Timeless Bowhunting")
Chi
ha vissuto gli albori della caccia con l'arco, si ricorderà che nel tiro
mirato, un unico pin era praticamente la norma; scopo era quello di abbinare la
velocità e la semplicità del tiro istintivo con la precisione del
mirino. Nel tempo le cose si sono evolute al punto di creare sistemi di mira estremamente
complessi.
I
mirini a pins multipli hanno vantaggi ma anche parecchi problemi. In primo luogo
sono difficili da usare velocemente; ogni volta che dobbiamo pensare a quale pin
usare, corriamo spesso il rischio di perdere un buon tiro. Altro problema che
può capitare è la scelta sbagliata del pin quando si è sotto
pressione; per scelta sbagliata non si intende una errata valutazione della distanza
bensì un vero e proprio movimento sbagliato quale cerco il pin alto anzichè
quello basso.....e quando si è sotto pressione per la presenza di un animale,
queste cose sono all'ordine del giorno.
Per
risolvere questi e altri piccoli problemi, molti cacciatori stanno facendo ritorno
al singolo pin evitando così di sbagliare pin o muoverli nella direzione
sbagliata.
Le
statistiche sugli abbattimenti dimostrano che la maggior parte degli animali viene
colpita a distanze al di sotto dei 20 metri; qualcuna oltre i 20 e difficilmente
oltre i 30 metri. Questi dati dimostrano ancora di più l'inutilità
di più pins; se poi valutiamo le velocità degli attuali archi compound
e la "distanza di tiro utile" o "depth-of-kill" che questi archi riescono ad ottenere, allora possiamo realmente
dire che un pin, forse, è più che sufficiente.