Per
meglio comprendere il concetto di spine spostiamo un attimo l'attenzione sulla
pesca e sull'uso che i pescatori fanno della canna, in merito alla flessibilità;
infatti non azzarderemo pescare con canne troppo flessibili se peschiamo grandi
pesci, così come non useremo canne troppo rigide se peschiamo piccoli pesci.
Lo stesso identico concetto si può applicare alla scelta della freccia
che deve avere una propria robustezza e rigidità - non troppo rigida -
non troppo morbida.
Il
termine che identifica la flessibilità è "spine" e, riferita
al grado di flessibilità della freccia, misura "la resistenza"
della freccia alla flessione. Il mercato propone un elevato numero di marche di
frecce e ogni produttore utilizza un proprio sistema per identificare le varie
misure: Gold Tip 5575's, Beman 400's, A/C/C 3-60's, Carbon Express 4560's, etc.
E anche se le sigle sono diverse le une dalle altre, tutte quante hanno un comune
denominatore e cioè quello di indicare sotto varie forme lo spine. Ma poichè
ogni casa produttrice usa il proprio sistema, avremo che, se un numero alto per
una casa produttrice rappresenta un'asta rigida, per un'altra casa produttrice
può rappresentare la più morbida. Allora cerchiamo di munirci della
tabella appropriata per individuare la freccia con il giusto spine.
Lo
spine della freccia: qual'è il problema?
Abbiamo
già detto che una freccia con il corretto spine sarà più
sicura e avrà un volo ottimale. Per contro, una freccia troppo morbida
può correre il rischio che possa rompersi nel momento in cui viene tirata
e tanto maggiore è la sottostima dello spine, altrettanto maggiore sarà
il rischio di rottura.
Ma
a parte gli incidenti per rotture , la scelta dello spine corretto ci sarà
il massimo risultato in termini di precisione e volo. Vediamo le principali caratteristiche:
ogni freccia nel momento in cui lascia l'arco è soggetta ad una serie di
oscillazioni laterali meglio conosciute come "paradosso dell'arciere"
(vedi sezione in "Approfondimenti"). Tale fenomeno si evidenzia particolarmente
nei tiratori con le dita. Una freccia sovraspinata (troppo rigida) lascerà
l'arco rischiando seriamente di urtare con la parte posteriore (impennaggio) la
finestra dell'arco e/o il rest. Una freccia sottospinata (troppo morbida) lascerà
l'arco con la parte posteriore (impennaggio) che tenderà ad allontanarsi
troppo dalla finestra dell'arco e/o il rest con risultati analoghi ma contrari.
Una freccia tirata con lo sgancio meccanico tenderà a flettere in modo
più verticale che orrizzontale, ma il risultato non cambia; se lo spine
è quello appropriato, l'impennaggio attraverserà la finesta dell'arco
e il rest senza problemi di interferenze e il volo della freccia sarà perfetto.
Quali fattori influenzano lo spine?
Sono tre i fattori che
opportunamente combinati ci danno uno spine ottimale:
(1) la rigidità
del materiale con cui è costruita l'asta
(2) la lunghezza dell'asta
(3) il peso della punta che verrà usata
Ma non è così
semplice come sembra. Esiste una differenza fondamentale fra lo spine corretto
di una freccia a riposo e lo spine di una freccia che passa da 0 a 200/240 km/h
in una frazione di secondo. Lo spine di una freccia a riposo viene definito come
"spine statico" , ma quando la stessa freccia viene sottoposta
a movimento la rigidità diventa un problema di "spine dinamico".
Vediamo le differenze.
L'ASTA
E LO SPINE STATICO
Se prendiamo una freccia tenedola ai suoi estremi
e appendiamo al centro un peso, questo pesò provocherà una flessione.
La resistenza della freccia a questo tipo di flessione è conosciuta come
"spine statico". Nelle aste oggi presenti sul mercato l'elasticità
è determinata dai materiali e dalla geometria dell'asta stessa. Nelle freccie
multistrato (carbonio/alluminio, carbonio ...) il materiale usato per unire i
multistrato contribuisce a variare lo spine statico. Il diametro interno, la forma
della sezione trasversale e lo spessore del materiale contribuiscono a variare
lo spine statico. Poichè però, la performance della freccia non
si ha da fermo bensì in condizioni dinamiche, cioè in movimento,
possiamo dire che il peso nel centro della freccia non rappresenta realmente la
resistenza alla flessione della freccia nel momento del tiro, ma ci fornisce unicamente
un riferimento per arrivare a determinare lo spine dinamico.
L'ASTA
E LO SPINE DINAMICO
Se lo spine statico rimane sempre invariato,
lo spine dinamico può essere soggetto a variazioni notevoli. Lo spine dinamico
rappresenta la flessione che la freccia avrà nel momento del tiro e i fattori
che lo influenzano sono svariati. Quando tiriamo una freccia, la forza esplosiva
dell'arco comprime l'asta flettendola momentaneamente sotto la spinta esercitata
su di essa. A differenza dello spine statico, lo spine dinamico di due frecce
identiche tirate da archi diversi può avere effetti completamente diversi.
Com'è possibile? Se la freccia che tiriamo con un arco di 60 libbre ha
uno spine perfettamente adeguato, la stessa freccia tirata con un arco da 40 libbre
risulterà decisamente troppo rigida. Viceversa una freccia con spine adeguato
ad un arco da 40 libbre risulterà troppo morbida se tirata con un arco
da 60 libbre. Vediamo in singola analisi i fattori che influenzano lo spine dinamico.
LA
LUNGHEZZA DELL'ASTA E L'INFLUENZA SULLO SPINE
.
Un'asta
flette centralmente a causa delle forze che agiscono ai lati della stessa. Questo
è ciò che succede quando l'asta viene tirata e più lunga
è l'asta e più facilmente le forze su di essa la faranno flettere.
Nell'esempio a sinistra si vede chiaramente la difficoltà che abbiamo a
flettere una matita esercitando una forza ai lati di essa e questo è lo
stesso principio che applicato alla freccia la fa flettere quando viene rilasciata.
In ogni caso non riusciremo a flettere la matita nell'esempio.
Ma
se la stessa matita fosse 5 cm più lunga, potremmo facilmente fletterla.
Una matita più lunga, sottoposta a due forze laterali ha meno spine rispetto
alla matita più corta anche se il materiale con cui è sono costruite
è identico. Ovviamente le stesse considerazioni si applicano alla freccia
IL
PESO DELLA PUNTA E L'INFLUENZA SULLO SPINE
Le
punte oggi comunemente usate assolvono svariate funzioni e possono essere da allenamento,
da caccia, da piccola selvaggina o per altri usi ma tutte quante hanno uqualcosa
che le accomuna e cioè che sono tutte prodotte con dei pesi in grani standard.
Le più popolari sono 75gr, 85gr, 90gr, 100gr e 125gr. Alcune punte, ma
per uso particolare possono essere di peso inferiore o superiore.
Riprendendo
l'esempio delle forze che agiscono agli estremi dell'asta, ora abbiamo già
da una parte la forza esercitata dalla corda e dall'altra parte la forza esercitata
dalla punta ( che anche se inerte, appena sottoposta alla spinta della corda,
creando resistenza , crea una forza opposta) ed ecco la compressione dell'asta
e la sua relativa flessione.
Ne
consegue che maggiore sarà il peso della punta, maggiore sarà la
resistenza/forza che verrà opposta alla forza della corda e maggiore sarà
la flessione dell'asta; per contro riducendo il peso della punta avremo una minore
flessione. Introduciamo così il concetto di "spine dinamico"
affermando che il peso della punta influenza lo spine dinamico della freccia.
CARATTERISTICHE
DELL'ARCO E INFLUENZA SULLO SPINE
Le
caratteristiche tecniche della freccia (lo spine statico, la lunghezza dell'asta
e il peso della punta) giocano un ruolo importante per le caratteristiche dello
spine. Ma, come già detto, lo spine dinamico definitivo ( quanto fletterà
la freccia nel momento del tiro) dipenderà sopratutto dalle caratteristiche
dell'arco. Il libbraggio, l'allungo, il tipo di cam, il let-off e l'efficienza
dell'arco. E maggiore è la resa dell'arco maggiore dovrà essere
lo spine della freccia e viceversa.
Una
semplice tabella riassuntiva ci aiuterà a meglio comprendere gli elementi
che influiscono sullo spine.
Minor
spine richiede: |
Maggiore
spine richiede: |
Minore
libbraggio |
Maggiore
libbraggio |
Minore
allungo |
Maggiore
allungo |
Minor
peso della punta |
Maggior
peso della punta |
Cam
più morbide |
Cam
più aggressive |
Più
% di Let-Off |
Meno
% di Let-Off |
Arco
meno efficiente |
Arco
più efficiente |
Anche
se le considerazioni che seguono sono da ritenersi ovvie per chi già familiarizza
con l'arco (ma non per tutti), riteniamo opportuno soffermarci un attimo per spiegare
l'uso della tavola per la scelta della freccia con lo spine più adeguato.
La
tavola rappresentata a sinistra rappresenta un semplice sistema per individuare
la giusta asta con il giusto spine. Nella parte a sinistra sono rappresentati
una serie di libbraggi medi e nella parte alta le varie lughezze delle frecce.
Collocandosi nella fascia che comprende il nostro libbraggio e seguendo orrizontalmente
i pallini fino ad arrivare alla lunghezza della nostra freccia arriveremo a determinare
il colore che ci interessa.
LO
SPINE E LE TOLLERANZE NELLA COSTRUZIONE DELLA FRECCIA
Occorre
fare una ultima considerazione sulla costruzione della freccia e la consistenza
dei materiali impiegati. Se ogni produttore di aste avesse la certezza che ogni
pollice di freccia prodotta ha lo stesso spessore e la stessa composizione, ogni
freccia di una certa misura avrebbe: 1) esattamente lo stesso ammontare di spine.
2) ogni freccia sarebbe esattamente identica in ogni punto della sua lunghezza.
3) tutte le freccie dello stesso tipo resisterebbero alla flessione nello stesso
identico modo. 4) tutte avrebbero fra di loro la stessa consistenza e tolleranza.
Ciononostante, anche se i produttori fanno passi da gigante, poche aste possono
vantare queste particolari caratteristiche. Molte aste, sopratutto quelle più
economiche hanno piccole differenze nella consistenza che si riflette immancabilmente
nello spine e spesso nell'acquisto di un set di aste possono esserci differenze
di peso fra loro. Poichè tali differenze sono talmente minime da poter essere rilevate solo pesandole, per ridurre
al minimo questi problemi il consiglio è quello di affidarsi a aste di
qualità e se possibile di selezionarle una ad una pesandole.
UN
ULTIMO PENSIERO SULLO SPINE
Ricordiamo
che cambiando l'allungo o il libbraggio cambierà l'energia rilasciata del
nostro arco. Quindi se siamo degli arcieri che amano i cambiamenti, oppure siamo
"giovani" arcieri ancora alla ricerca della combinazione migliore oppure
siamo nella fase di "crescita del libbraggio", ebbene, tutto questo
comporterà la necessità di munirsi di più di un set di aste
e di tanta pazienza per poter ottenere i risultati migliori in queste fasi di
"transizione"