"Freccia vs proiettile"
parte: prima seconda


L'uso dell'arco come strumento di caccia genera solitamente scetticismo da parte di coloro che non ne conoscono i fondamentali e ciò che solitamente viene messo in dubbio sono le capacità lesive terminali che l'arco può avere.
Questo breve filmato mette a confronto un proiettile calibro 30.06 con una freccia munita di lama del peso di 540 grani evidenziando i diversi effetti degli stessi su di un contenitore di plastica riempito prima di liquido e poi di sabbia.
Il filmato di per se non dimostra la capacità lesiva della freccia ma tende ad evidenziare unicamente la diversa "capacita lesiva" della freccia rispetto al proiettile ed è particolarmente efficace a livello dimostrativo il test condotto sul contenitore riempito di sabbia.

Nel filmato, in ordine vengono effettuate le seguenti prove:

1) proiettile su liquido - il contenitore pieno di liquido letteralmente esplode al contatto con il proiettile.
Il proiettile ha un elevatissimo wounding power, la capacità cioè di provocare su corpi liqiudi, ferite a vasta cavitazione tali da provocare traumi irreparabili.

2) proiettile su sabbia - il contenitore pieno di sabbia si rovescia e il proiettile si arresta al suo interno.
Il proiettile ha un elevatissimo shocking power che si traduce nella capacità di trasferire la propria energia sul corpo dell’animale arrestandolo

3) freccia su sabbia - il contenitore pieno di sabbia viene attraversato senza alcuna difficoltà dalla freccia.

La freccia non possiede nessuno di questi due poteri ma ne possiede un terzo: il Killing power, la capacità cioè di poter provocare l’arresto pressochè immediato delle funzioni vitali di un organismo senza arrecare danni vistosi; come detto in apertura, si potrebbe facilmente obiettare che il video dimostra unicamente la facilità con cui una freccia è in grado di attraversare interamente un corpo "solido" ma se a ciò abbiniamo la assoluto precisione del tiro all'interno della zona vitale, allora avremo un'arma talmente micidiale da non temere confronti.