"Buck fever"

Un grazie a Roy Marlow autore di "Timeless Bowhunting" per aver concesso alla redazione l'uso di alcuni capitoli del suo libro.


 

"Buck fever" è un termine americano che descrive in modo pressochè perfetto una speciale condizione emotiva in cui veniamo a trovarci in una determinata situazione; la si può definire come una speciale forma di "target panic" ma riferita ad una situazione di caccia.

Come si prepara il nostro fisico all'incontro.

L'incontro ravvicinato con una potenziale preda fa scatenare dentro di noi una reazione preparatoria all'atto finale del tiro; l'adrenalina comincia ad entrare nel nostro sangue, dilata le vie aeree ed aumenta la respirazione, accellera il battito cardiaco, chiude i vasi sanguigni dell'intestino e prepara il nostro corpo, ma sopratutto i nostri muscoli, a far fronte ad uno sforzo di intensità maggiore rispetto alla norma. Questa non è ancora "buck fever" ma solo una normale ed umanissima reazione all'evento e sono realmente poche le persone prive di queste emozioni, di qualsiasi entità siano.

La Buck fever

La "buck fever" è invece l'eccesso di quanto sopra detto, le quali, aumentate all'ennesima potenza, arrivano al punto di bloccare ogni nostra reazione; la "buck fever" può toglierci le forze impedendoci di aprire un arco che normalmente apriamo decine di volte senza problemi o di farci tremare al punto di far saltellare la freccia sulla finestra dell'arco fino a farla scendere o dalla finestra dell'arco o dal rest. Questa è la "buck fever".!!

Proviamo a combatterla

Cosa si può fare in questi casi. Se stiamo tremando, anzichè contrastare il tremore cercando di smettere, cosa che di solito peggiora la situazione, proviamo invece ad aumentare volutamente ed in modo controllato il nostro tremore; sembrerà strano ma questo ci consentirà di riprendere il controllo del nostro corpo anzichè subirne le reazioni. Allo stesso modo possiamo comportarci con il respiro;se questo aumenta involontariamente, cerchiamo di aumentarlo ancora di più sopravanzandolo con la respirazione volontaria; questa azione ci consentirà di riprendere il controllo e di ripristinare le condizioni normali.

Non si deve aver paura di sbagliare; e se sbagliamo, dobbiamo continuare ad avere autostima verso noi stessi. Nessuno ci dirà nulla, gli amici non penseranno nulla e noi continueremo ad essere dei buoni cacciatori che avranno sicuramente una occasione migliore la prossima volta. Ricordiamoci sempre che non è una questione di vita o di morte. Il sintomo della paura di sbagliare potrebbe nascondere una forma di "target panic" nel qualcaso è opportuno verificarne i sintomi al di fuori dell'ambito di caccia per avere una conferma.

Per concludere

Restiamo calmi, crediamo in noi stessi e cerchiamo di non aver fretta per raggiungere dei risultati; non è una gara con nessuno e non serve per dimostrare nulla a chi ci circonda.